Noi contro le Mafie – edizione 2021

Giovedì 6 maggio, ore 21
Evento gratuito in streaming sul canale
 
Antonio Laronga, Procuratore aggiunto di Foggia,  presenta ” Quarta Mafia”, la criminalità organizzata foggiana nel racconto di un magistrato sul fronte (Ed. PaperFIRST)
Dialoga con  Antonio Nicaso
Conduce Pierluigi Senatore
Saluto di Emanuele Cavallaro
La “quarta mafia” è la definizione mediatica delle mafie foggiane, una criminalità emergente che coniuga arcaicità e modernità, localismo e globalizzazione. Una mafia rimasta a lungo invisibile rispetto a quelle tradizionali, solo perché poco raccontata e conosciuta. Capace, però, al pari della mafia siciliana, della camorra e della ‘ndrangheta, di irradiarsi in tutto il Paese e di sgretolare la sicurezza pubblica anche in territori lontani dalla sua zona di origine.
La “Società” foggiana, la mafia garganica e la mafia cerignolana sono raccontate attraverso quarant’anni di vicende criminali tratte da fonti giudiziarie e da documenti investigativi. Contrabbando, narcotraffico, estorsioni, costellate da centinaia di omicidi commessi con ferocia brutale.

Nel tempo, la “quarta mafia” ha saputo fare il salto di qualità, trasformarsi in una mafia moderna, in grado di permeare l’economia e la vita pubblica delle comunità assoggettate. È penetrata così dentro imprese sane, ha imposto i propri obiettivi ad amministratori conniventi ed ha cambiato per sempre le regole del gioco. Negli ultimi anni, lo scioglimento per mafia di alcuni comuni e l’improvviso aumento della violenza omicida, hanno lasciato intravedere ad un pubblico più ampio alcuni frammenti di un disastro civile.

Antonio Laronga, in magistratura dal 1993, è procuratore aggiunto di Foggia. Da oltre vent’anni si occupa di criminalità organizzata e delle mafie foggiane. È autore di saggi e pubblicazioni scientifiche in materia di diritto penale e processuale.

Con il contributo della Legge Regionale 18/2016 nell’ambito del progetto ” legalità, scrittura, radio e teatro: viaggio dentro la storia di luoghi e persone”.