Elezioni europee 2024, 6-9 giugno 2024
Ogni cinque anni i cittadini dell’UE scelgono chi li rappresenta al Parlamento europeo, l’istituzione eletta direttamente che difende i loro interessi nel processo decisionale dell’UE.
Diritto di voto
In tutti gli Stati membri l’età prevista per esercitare il diritto di voto è 18 anni, tranne in Austria, dove è 16 anni, e in Grecia, dove ne bastano 17.
Votare è obbligatorio in quattro Stati membri (Belgio, Lussemburgo, Cipro e Grecia); l’obbligo si applica tanto ai cittadini dello Stato membro quanto ai cittadini di altri Stati membri dell’UE registrati. Gli Stati membri possono prevedere la possibilità di voto anticipato, per corrispondenza, elettronico e via internet. In tal caso, devono adottare misure adeguate a garantire, in particolare, l’affidabilità dei risultati, la segretezza del voto e la protezione dei dati personali.
In occasione delle elezioni al Parlamento europeo ogni cittadino dell’Unione residente in uno Stato membro di cui non è cittadino ha il diritto di voto nello Stato membro in cui risiede, alle stesse condizioni dei cittadini di detto Stato. Tuttavia, la nozione di residenza varia ancora da uno Stato membro all’altro, per cui è consigliato fare una verifica all’ufficio elettorale di residenza. Per quanto riguarda l’Italia occorre registrarsi al voto entro il novantesimo giorno antecedente la data fissata per le elezioni
Gli italiani all’estero potranno votare nel loro Paese di residenza se vivono all’interno dell’Unione, mentre coloro che risiedono in una nazione extra-Ue potranno esercitare il loro diritto di voto solo tornando in Italia.
Più nello specifico, potranno votare all’estero i cittadini italiani residenti in uno Stato dell’Unione europea, regolarmente iscritti all’AIRE, così come i cittadini italiani e i familiari con essi conviventi che si trovano temporaneamente nei Paesi Ue per motivi di studio o di lavoro, presentando – entro i termini di legge – apposita domanda al Comune italiano nelle cui liste elettorali sono iscritti.
A differenza di quanto accade alle politiche – dove il voto dall’estero avviene per corrispondenza – alle europee sono appositamente istituiti dei seggi presso gli Uffici consolari.
L’elettore riceverà dunque al proprio indirizzo il certificato elettorale con l’indicazione del seggio nel quale votare e i riferimenti di data e orario.
Se l’elettore non riceverà tale certificato entro il quinto giorno precedente quello delle votazioni, potrà contattare l’Ufficio consolare competente per verificare la propria posizione elettorale e richiedere il certificato sostitutivo per l’ammissione al voto.
L’elettore italiano residente all’estero potrà anche scegliere di votare per i candidati del Paese in cui risiede. In questo caso, voterà presso i seggi istituiti dalle autorità del Paese di residenza estera.
È ovviamente vietato il doppio voto, pertanto le due possibilità sono tra loro alternative e non cumulabili: se si voterà a favore di un candidato italiano non si potrà esprimere il voto anche per il candidato locale, e viceversa