“Una persona viene dimenticata soltanto quando viene dimenticato il suo nome”
Così cita un passo del Talmud.
E’ a questo stesso passo che si è ispirato l’artista Gunter Demnig con l’ iniziativa delle Pietre d’inciampo.
Cosa sono le Pietre d’inciampo?
Sono piccoli blocchi quadrati di pietra di cm 10×10 cm, ricoperti di ottone lucido e posti davanti la porta della casa in cui ha avuto l’ultima residenza un deportato nei campi di sterminio nazisti: ogni blocco ne riporta il nome, l’anno di nascita, il giorno e il luogo di deportazione e la data della morte.
Le Pietre d’inciampo rappresentano un monumento diffuso in tutta Europa utile a tenere viva la Memoria di tutti i deportati nei campi di concentramento e di sterminio nazisti che non hanno fatto ritorno alle loro case. Rispetto a qualunque altro monumento dedicato all’Olocausto, le Pietre d’inciampo rappresentano allo stesso tempo una commemorazione personale e un invito alla riflessione proprio nello stesso luogo in cui abitò la vittima dello sterminio dei nazisti e dei loro alleati. In Europa ne sono state installate già oltre 70.000.
Dove ci sono pietre d’inciampo in Italia?
A Roma nel 2010 furono posate le prime Pietre d’Inciampo e attualmente se ne trovano a Bolzano, Genova, L’Aquila, Livorno, Milano, Reggio Emilia, Siena, Torino, Venezia oltre ad altri numerosi centri minori.
A Reggio Emilia dove ce ne sono?
La mappa delle pietre posate nella provincia di Reggio Emilia e più dettagliate informazioni sul progetto a livello provinciale sono consultabili sulla pagina web di Istoreco, inciampa.re.it.
E a Rubiera?
Anche nelle pagine della storia di Rubiera abbiamo incontrato persone a cui dedicare una pietra d’inciampo.
Con deliberazione di Giunta comunale n.158 del 20/12/2021, il Comune di Rubiera ha aderito al progetto Pietre d’inciampo promosso da Istoreco Reggio Emilia – Istituto per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea.
Mappa delle pietre d’inciampo a Rubiera |